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Porto Santo Stefano da ricordare

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L'Argentario di Piri Reis

 

 

Piri Reis aveva la passione delle mappe antiche. Ma una passione così smodata da fargli trascurare la sua attività principale di ammiraglio della flotta ottomana. Il sultano Solimano I non glielo perdonò mai e nonostante apprezzasse molto i suoi portolani e le sue mappe, alla classica goccia che fece traboccare il vaso,nel 1554 lo fece decapitare su una pubblica piazza del Cairo alla non più giovane età di 88 anni.

Ma di Piri, all'anagrafe Hajji Muhyieddin Piri Ibn Hajji Mehmed, la storia si ricorderà come uno dei più grandi cartografi del suo tempo.

Il suo "Libro del mare", un portolano del Mediterraneo, e la sua "Mappa del mondo", datata 1513, ottenuti per la verità scopiazzando e rielaborando precedenti mappe spagnole e portoghesi, sono stati utilizzati da miriadi di naviganti, gran parte dei quali purtroppo corsari ottomani.

Le sue mappe, pregevolissime per la ricchezza dei dettagli e la precisione, sono caratterizzate dall'originalissimo metodo di rappresentazione delle coste come un susseguirsi di archi di circonferenza più o meno ampi, mentre le torri, fortezze, paesi e città sono indicate come miniature in stile marcatamente orientale.. Nel complesso le mappe, bellissime per i loro ornamenti e vivaci colori si presentano in un’aura quasi fiabesca, da libro di avventure.

 

 

 

 

Monte Argentario e le isole del Giglio, Giannutri e Montecristo

Sulla costa settentrionale dell'Argentario sono rappresentate soltanto due torri:  quella di S.Liberata e forse quella della Peschiera ( o del Calvello?). Un'altra torre, quella del Saraceno, è a Giglio Porto

Sono rappresentati i centri abitati di Orbetello e Talamone. Forse rappresentato la Torre delle Saline ad Albinia.

Sull'isola di Montecristo sono rappresentati due edifici:  il Monastero di San Mamiliano, ben conosciuto dai turchi in quanto bersaglio abituale dei corsari ottomani, e la Fortezza Pisana sulla sommità dell'Isola.

 

 

 

2008 - Capodomo - di Raul Cristoforetti